Troppe mancanze, a cominciare da quella di una visione strategica e da dati concreti a sostegno della mobilità sostenibile, nel PUMS approvato la settimana scorsa in Città metropolitana. Ecco perché il Pd lo ha bocciato.

“Noi del Partito democratico ci siamo espressi con un voto contrario sulla base di una serie di osservazioni emerse dopo l’analisi del documento – interviene il consigliere Claudio Villa – . Innanzitutto nel PUMS non c’è traccia di dati concreti rispetto agli obiettivi rilevanti sullo spostamento della mobilità da privata a pubblica, per cui servirebbero un progetto strutturato di disincentivazione della mobilità privata e una politica tariffaria forte a sostegno del Tpl. Non ritroviamo poi nel PUMS dati chiari che giustifichino la scelta del filobus rispetto al tram, meno inquinante”.

Altre i punti di cui nel Piano non c’è traccia e che per il Pd sono invece indispensabili per una mobilità davvero disponibili.

“Manca l’integrazione tra mobilità ferroviaria e trasporto pubblico locale – prosegue Villa – , non si accenna minimamente alle zone 30 per limitare il traffico nei centri urbani. Allo stesso modo nel PUMS non c’è traccia del tema della salute pubblica legata alle limitazioni del traffico, cosi come non si indica la realizzazione di nuove aree verdi e pedonali in città e il sostegno alla mobilità dolce. Nessun finanziamento poi per il sostegno al trasporto ciclistico e nessun coinvolgimento nella progettazione degli enti più vicini ai cittadini, i Municipi”.