Genova, giovani e cattivi lavori

Congresso costituente: la lettera di Letta

Care democratiche e cari democratici,
Siamo immersi in un tempo unico e fuori dall’ordinario. E’ arrivato il momento di reagire e costruire insieme il nostro futuro. Il bivio che abbiamo dinanzi è tra camminare col solo vecchio bagaglio e gli stessi riti o accettare una sfida che esige risposte nuove e ambiziose.
Insieme a molte e molti vogliamo percorrere la seconda via perché l’Italia oggi ha bisogno di una nuova forza Democratica e Progressista, larga e inclusiva. Solo così pensiamo sia possibile fare una concreta, credibile e coraggiosa opposizione e costruire un’alternativa dentro il Parlamento e nel Paese.
E’ per questo che serve una stagione costituente, una pagina da scrivere nella quale chi vuole possa trovare uno spazio vero, vivo, dove partecipare senza deleghe, sulla base dei suoi valori e convinzioni. Non un Congresso come tutti gli altri allora, ma un percorso costituente.
Un percorso che parte naturalmente dagli iscritti al PD e dai più di 5 milioni di elettori che hanno votato la lista Italia Democratica e Progressista. Ma che non si esaurisce così. La prova è superiore alle nostre sole forze. Lo diciamo con onestà: senza il Pd un’alternativa credibile alla destra non c’è, ma da soli non bastiamo a costruirla e farla vincere. Ne siamo consapevoli e per questo chiediamo alle tante energie e risorse fuori da noi di costruire, insieme e a partire dai valori del centrosinistra, una nuova Italia Democratica e Progressista.
Non chiediamo l’adesione a scatola chiusa a un partito, ma a un processo. Ed è nella stessa ragion d’essere di un processo veramente costituente non poterne conoscere l’esito a priori. E’ la prima volta che accade: se in passato i congressi sono serviti più a ratificare un cambio di leadership già scritto, oggi non possiamo sapere quale nuovo PD emergerà da questo percorso costituente, perché lo decideremo tutti insieme. Quello che promettiamo, però, è un processo di qualità strutturato in modo da garantire trasparenza, apertura e partecipazione.
Chi deciderà di partecipare saprà fin da subito quali sono le regole e quale l’impatto concreto della propria partecipazione. Sarà possibile aderire al percorso costituente senza nessun obbligo di iscriversi al PD fino al momento del voto – quello sì riservato agli iscritti PD – sulle piattaforme politico-programmatiche e sulle candidature alla Segreteria nazionale, per decretare quali saranno le due proposte che si confronteranno poi in primarie aperte.
Nella prima parte di questo percorso, infatti, sarà sufficiente dichiarare di voler aderire al Congresso costituente e si potrà partecipare o organizzare iniziative per esprimere le proprie idee e indicazioni sulle questioni costituenti del nuovo PD: la sua ragion d’essere, la sua organizzazione, la sua offerta politica, il modo e i contenuti del suo fare opposizione a questo Governo, legando così il percorso costituente all’agenda di opposizione.
Sarà possibile farlo attraverso assemblee aperte dove potersi confrontare insieme agli altri, ma anche individualmente attraverso un documento “bussola” che sarà fornito a tutti gli aderenti al Congresso costituente (sia iscritti PD che non iscritti PD). Il contributo di ciascuno verrà raccolto e sintetizzato in un documento che potrà rappresentare ulteriore fonte di riflessione durante il Congresso costituente, ma che, soprattutto, dovrà essere preso in considerazione dalla Commissione costituente incaricata di elaborare e proporre il Manifesto dei Valori del nuovo PD. Saranno così i partecipanti al percorso costituente a gettare le basi della nostra discussione, indicando priorità e linee guida, e a porre le fondamenta del nuovo PD.
Chi non è già iscritto al Partito Democratico e vuole aderire al percorso costituente per il nuovo PD può farlo compilando un breve modulo online.
Non vi chiediamo di ratificare decisioni prese dai dirigenti, ma di essere i protagonisti di un processo di rinnovamento del PD e del centrosinistra nel nostro Paese. La nostra forza è la comunità. Ripartiamo da qui, rinnoviamola, allarghiamola, rendiamola davvero protagonista. E allora l’appello più semplice e sincero oggi è solo questo: aiutateci e aiutiamoci a fare di questo percorso costituente del nuovo PD la pagina entusiasmante del tempo davanti a noi.
Enrico Letta
Lavoratori interinali CULMV: le promesse di Bucci?
Consideriamo gravi e irresponsabili le pressioni del Sindaco Marco Bucci sui gruppi di maggioranza affinché non venisse posto in votazione al Consiglio Comunale odierno l’Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico e dalle forze di Minoranza in merito alla stabilizzazione degli 86 lavoratori interinali in somministrazione presso la CULMV di Genova.
Fu lo stesso Sindaco, lo scorso 2 marzo, a promettere alle organizzazioni sindacali che almeno la metà di quei lavoratori avrebbe trovato collocazione presso le aziende partecipate del Comune di Genova.
Sono passati più di 7 mesi. Che fine ha fatto quella promessa?
Perché il Sindaco non vuole che se ne discuta in Consiglio Comunale? È facile promettere in campagna elettorale e poi fuggire dalle proprie responsabilità dopo le elezioni.
Insieme ai lavoratori, continueremo a ricordare al Sindaco i propri impegni. A partire da martedì prossimo, quando a norma di regolamento il Consiglio Comunale esaminerà il nostro ordine del giorno.
Ansaldo Energia, a rischio il futuro di oltre 3mila persone

Il diritto all’aborto va difeso

Storielle antisemite del centrodestra, in Comune l’opposizione abbandona l’aula

NOTIZIE DAL GRUPPO PD IN COMUNE
AUMENTO ADDIZIONALE IRPEF, GRUPPO PD: “AUMENTO DI 13,4 MILIONI DI EURO SCELTA SBAGLIATA DA PARTE DELLA GIUNTA BUCCI. NESSUN OBBLIGO NEL DL AIUTI”
Genova, 26 luglio 2022 – Il dibattito in Consiglio Comunale, caratterizzato da un forte tensione da parte della Giunta, conferma quello che era già chiaro in Commissione Bilancio: i genovesi pagheranno 13,4 milioni di euro di tasse comunali in più.
“Una parte di genovesi – dichiarano i Consiglieri Comunali del PD – vedrà compensarsi nelle proprie tasche la diminuzione dell’aliquota IRPEF statale con l’aumento della tassazione comunale. Ciò non avverrà per una strategia condivisa o per un obbligo di legge, come continuiamo a sentire ripetere dal Sindaco e dalla sua Giunta”.
“In nessun articolo del DL Aiuti – continuano i Consiglieri del PD – si obbligano i Comuni a procedere con l’aumento dell’addizionale IRPEF. Se così fosse, come sostenuto dalla Giunta, lo farebbero tutti i comuni italiani con un debito di 500 euro procapite. Ma così non è.”
“Il Governo ha deciso di tagliare l’IRPEF per dare sostegno e ossigeno alle famiglie italiane – concludono i Consiglieri Dem – e rilanciare i consumi in una fase di difficoltà per il Paese. Ossigeno dal quale a Genova la Giunta Bucci ha ritenuto di attingere per l’aumento dell’addizionale IRPEF”.
“Le parole ascoltate oggi in aula dai banchi della Maggioranza – conclude Simone D’Angelo, Capogruppo PD – lasciavano intendere che la Minoranza mettesse in dubbio la legittimità di una scelta amministrativa della Giunta Bucci. Così non è. Ma per l’appunto quella della Giunta è una scelta, che non può che trovarci contrari: si alzano le tasse ai genovesi senza garantire servizi, vanificando in buona parte un provvedimento del Governo nazionale rivolto alle famiglie italiane. Anche quelle genovesi.”.
Gruppo PD Comune di Genova
AUMENTO ADDIZIONALE IRPEF, GRUPPO PD: “SOTTO L’OMBRELLONE 13,4 MILIONI DI EURO DI TASSE IN PIÙ PER I GENOVESI”
IUS SCHOLAE, GRUPPO PD: “IUS SCHOLAE SCELTA DI CIVILTA’. I PRESUNTI MODERATI DELLA MAGGIORANZA RIDOTTI A STAMPELLA DELLA DESTRA REAZIONARIA”
SUPERCONSULENZE ALLA CULTURA, GRUPPO PD: “RISPOSTE EVASIVE DA PARTE DELL’ASSESSORE PICIOCCHI. CHIEDEREMO ACCESSO AGLI ATTI"
CRISI DI GOVERNO, GRUPPO PD: “INTERDETTI DALLA SCELTA DELLA LISTA BUCCI DI SMENTIRE LE PAROLE DEL SINDACO SUI GRAVI RISCHI DERIVANTI DALLA CRISI DI GOVERNO”
RITARDI BOLLETTE TARI. GRUPPO PD: “DOPPIA BEFFA PER I GENOVESI”
STOP ALLA CARITAS PER IL SERVIZIO STACCAPANNI, INTERROGAZIONE DI PANDOLFO ALLA GIUNTA
GRUPPO PD GENOVA: CULTURA, MANCA L’ASSESSORE MA PAGHIAMO 140 MILA EURO DI CONSULENTI
Presenteremo un’interrogazione sul punto.
Gruppo PD Genova
GRUPPO PD GENOVA: SIMONE D'ANGELO ELETTO CAPOGRUPPO AL CONSIGLIO COMUNALE DI GENOVA



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