Luglio 2017-luglio 2019. Due anni di mandato come presidente del Municipio Ponente per Claudio Chiarotti. Un territorio da amministrare che corrisponde a un terzo di quello genovese, dove vivono 65mila persone, distribuite tra Voltri, Pra’ e Pegli: “quasi tre piccoli Comuni” commenta lo stesso presidente.

Per lui il bilancio di questi primi 24 mesi di governo è positivo, ma potrebbe senz’altro risultare migliore se da parte della Civica Amministrazione ci fosse un maggior coinvolgimento nelle decisioni importanti per i quartieri al confine di Genova.

I Municipi dovrebbero godere di maggiore autonomia – interviene Chiarotti. L’amministrazione precedente aveva cominciato a lavorare in questo senso, dandoci più risorse, quelle che invece la giunta Bucci ha tagliato. Noi siamo il primo ente al quale arrivano le istanze dei cittadini, questo è un dato indiscutibile, ecco allora che la politica di Tursi nei nostri confronti è dannosa prima di tutto verso gli abitanti”.

Sono tante le partite sulle quali Chiarotti lamenta una scarsa collaborazione da parte della Civica Amministrazione. La più famosa, e ancora in questi giorni al centro della cronaca, è senz’altro quella della passeggiata e della spiaggia di Voltri.

“I primi a lamentarsi di come sono stati condotti i lavori sono i cittadini – prosegue Chiarotti – , la mia non è certo una presa di posizione politica. È dal 5 novembre che denuncio i gravi danni portati dalla mareggiata di fine ottobre, oggi siamo a metà luglio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la qualità della terra usata per il ripascimento non è adeguata, alcuni genitori hanno lamentato problemi dermatologici per i propri figli dopo essere stati sulla spiaggia, piantare un ombrellone su questa sabbia è quasi impossibile. E soprattutto i lavori per la passeggiata sono ancora in corso, quindi i bagnanti si trovano a dover convivere con un cantiere aperto”.

Dal caso di Voltri, Chiarotti passa a quello del rifacimento dei sovrappassi ferroviari di Pegli, della pavimentazione della passeggiata di Pegli, del rinnovamento della segnaletica orizzontale sulle strade delle delegazioni. Tutti esempi di un mancato coinvolgimento del Municipio da parte del Comune e dei suoi assessori.

“Senza dimenticare il caso dei patrocini – aggiunge il presidente del Ponente – , per i quali la Civica Amministrazione sta cercando di toglierci le competenze facendo leva sui regolamenti. Ma in realtà si tratta di una questione puramente politica. Emblematica la querelle con il Comune per il Liguria Pride. Se tornassi indietro rifarei tutto e concederei quel patrocinio, lo farò ogni volta che si tratterà di difendere i diritti garantiti dall’articolo 3 della Costituzione. Credo che se non ci sarà un cambio di marcia da parte del Comune sul piano dei finanziamenti, dell’autonomia e del rinnovo del personale per i Municipi, i primi a rimetterci saranno i cittadini. Io sono disponibile a qualsiasi percorso di collaborazione, l’importante è condividere e affrontare insieme i temi strategici come il nodo ferroviario, la portualità, i depositi costieri, la riqualificazione di Palmaro e Multedo”.

Con la stessa determinazione con la quale difende il ruolo dei Municipi, Chiarotti, la cui militanza inizia a 18 anni con la prima tessera del PCI, rivendica l’importanza della politica nella pubblica amministrazione.

Dobbiamo tornare a puntare sui politici che fanno gli amministratori – conclude – e portano avanti un programma politico elaborato nelle assise opportune. Siamo ormai l’unica realtà che si confronta nelle direzioni, nelle assemblee, valorizziamo questa diversità che è la nostra ricchezza. E scommettiamo sui giovani e sulla loro formazione all’interno del partito. Soprattutto lasciamo da parte i personalismi che hanno fatto solo danni in questi anni: è il Pd che deve emergere e non il singolo”.